Sisi lo so che sono mancato per taanto tempo, ma la scuola
mi prende un sacco e non ho mai momenti liberi. Ma ho pensato che magari da ora
in poi non scriverò resoconti dettagliati, ma più che altro momenti e/o
pensieri, altrimenti mi riesce impossibile stare dietro al tutto.
Perciò si, la scuola è cominciata da quasi un mese ormai e
ci sto facendo l’abitudine. È effettivamente più semplice della scuola
italiana, ma, perché c’è un ma, il carico di compiti è lo stesso se non
maggiore di quello italiano. Ebbene si, devo fare i compiti, non per tutte le
materie dal momento che ce ne sono un paio che non essendo propriamente “materie”
non richiedono compiti, sono semestrali e fanno da momento relax durante tutta
la giornata, anche se hanno voti normali e insegnanti altrettanto normali o
quasi (nel mio caso drama e leadership). In ogni caso dopo che riesci ad aprire
l’armadietto senza difficoltà e ti riesci ad orientare senza sbagliare la
classe in cui dovresti essere (senza mappa, troppo facile se no), perché tal
giorno non si fa tal classe, puoi essere considerato un alunno modello.
Exchange non sono trattati da poveri scappati di casa qual sono, ma considerati
un sacco e trattati al pari di tutti, hanno ovviamente qualche vantaggio e/o considerazione
in più, ma più il tempo passa meno questi vantaggi sono evidenti. Non ho ben
capito il motivo del parlare in terza persona dal momento che sono parte della
categoria. E questa frase non ha senso dal momento che potrei cancellare e riscrivere,
ma non mi va.
I professori sono molto meno formali di quelli italiani e
applicano davvero il “se non hai capito ti rispiego”, ci passano delle ore. Spesso
accettano l’uso di elettronica in classe ma solo a scopo educativo (cit), e di
conseguenza la scuola fornisce ipads agli studenti, unica pecca agli exchange
arrivano dopo non si sa per quale strano inghippo burocratico.
Ma arriveranno, come il mio libro di anatomia che è in order
da 1 mese ancora un po’.
Ma sono minuzie, non importano, siamo trattati talmente bene
che il pranzo è gratis. Non potevo non fare nulla con la quantità di cibo che
il mio stomaco richiede e che la scuola propone e allora ho iniziato
controvoglia una delle cose che più ho odiato nei miei anni italiani: cross
country. La scelta migliore che potessi fare, ho conosciuto un sacco di persone
con cui vado d’accordo, e in più mi alleno come un matto. Gli allenamenti sono
durissimi e non finiranno prima di 3 settimane, 4 se ci qualifichiamo per gli
states. Problemino: ieri ha nevicato, due calcoli, è ottobre, correre con la
neve non era nelle mie aspettative, ma è un buon punto perché vuol dire che
magari apriranno gli impianti e via di stagione invernale. Magari senza correre.
Non sotto la neve. Non 5km. Al massimo corro per prendere il pullman. Cammino
veloce, forse.
Tornando alla scuola, è diverso, pensandoci bene, anche per
il fatto che in italia la scuola finisce e sei fuori. Vai a casa, studi e se
hai da fare di certo non è a scuola. Qua la scuola finisce e si rimane per
allenamenti, compiti, chiacchiere e relax, si sta nell’edificio molto più di
quanto ero abituato, e non è necessariamente un male. Si ha molto più tempo per
socializzare o capire come funzionano le cose, e poi non si è lì per fare
lezione.
Comincia a fare freddo, qua in famiglia si accendono i
camini e i cavalli passano la notte nella stalla, gli alberi sono colorati e c’è
odore di inverno per strada, ma è bello, non mette tristezza, unica pecca per
guardare film con cioccolata calda come un pensionato dovrei avere netflix che
non ho… Ma anche questo si risolverà.
Il fuoco salva la vita di noi poveri freezeriani, aah gran
scoperta quella. I giorni proseguono e io sono più che orgoglioso della scelta
che ho fatto.
Per il momento il breve aggiornamento è concluso, l’esperienza
procede per il meglio, il tutto è sempre più familiare e non ho ancora avuto
momenti no. Non posso lamentarmi.
Giuro che proverò a essere più frequente sul blog così
magari non devo essere troppo sintetico perché mi dimentico quello che è
successo.
Cari saluti
Domani mi alleno